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Per raggiungere Capri, potete arrivare con il nostro servizio navetta nel centro di Sorrento e poi proseguire per il Porto (a piedi in 15 minuti oppure con l’autobus). Una volta giunti al porto prendere l’aliscafo o il traghetto per l’Isola.
Visitare Capri, significa perdersi nel mix di bellezze che si alternano tra mare e terra, che ogni anno affascinano milioni di visitatori da tutto il mondo. Il fascino di quest’isola non sente il passare del tempo, come è dimostrato dalla folla di turisti che riempie le sue caratteristiche stradine durante tutte le stagioni dell’anno.
Da non perdere è una visita alla Grotta Azzurra che con i suoi fantastici giochi di luce regala emozioni indimenticabili e una gita in barca tra i Faraglioni, i tre picchi di roccia scampati al franamento della costa.
La fama di Capri non è legata solo alle sue bellezze marine, anche la sua terra offre attrazioni uniche e ricche d’arte.
Un giro dell’isola non può escludere piazza Umberto I, da molti chiamata la piazzetta, ottimo punto di partenza per una passeggiata tra i negozi e i locali caratteristici del posto.
Altra famosa attrazione dell’isola sono i Giardini di Augusto da cui si gode un magnifico panorama che affaccia sui Faraglioni e sul mare colorato di una tonalità intensa di azzurro.
Per gli amanti dell’arte, infine, Capri offre la chiesa barocca di Santo Stefano, con le sue cupole in stile arabo, un’incantevole monumento d’arte difficile da trovare in altri luoghi.
Nel 79 d.C le cittadine romane di Pompei ed Ercolano furono distrutte dalla furia della lava del Vesuvio, e solo nel 1738 riaffiorarono alla luce del sole, per merito degli scavi voluti dal Re Carlo di Borbone.
Una massa di lapilli infuocati e una pioggia di cenere, ricoprirono uomini, case e templi sotto uno strato di 4-5 metri, conservando fino ai giorni nostri una perfetta testimonianza della vita romana di oltre 2000 anni fa.
Qui è possibile acquistare i biglietti online: guidaviaggionline.it/pompei-ercolano/
Durante l’escursione a Pompei, si possono ammirare l’Anfiteatro e Via dell’Abbondanza, una delle strade più famose dell’antica città romana.
Suggestive sono le rovine di case e negozi artigianali, che permettono di immaginare i ritmi e le abitudini di vita del tempo e la vista dell’Orto dei Fuggitivi, in cui si possono visitare i resti di un gruppo di contadini, ancora presi a lavorare la terra.
Ercolano, diversamente da Pompei fu sommersa da fango e cenere, che penetrarono in tutte le abitazioni, trasformando tutto in uno strato duro e compatto.
Questa circostanza, ha reso possibile una conservazione ancora migliore delle rovine rispetto a Pompei, in particolare dei materiali deteriorabili come legno e papiri che sono stati ritrovati parzialmente integri all’interno di una lussuosa villa, che risulta ancora in parte coperta.
All’interno di questa abitazione, furono rinvenuti 1826 rotoli di papiro, tutti contenenti testi greci.
Sono numerose le ville, che si possono visitare nel sito archeologico di Ercolano, surreale, il ritrovamento di una barca con il suo nocchiere e anima tra cui anche un cavallo.
Da Sorrento è possibile raggiungere Napoli in treno (in circa un’ora) o in aliscafo (30 minuti).
Il pulmino dell’albergo ferma in Piazza Antiche Mura da cui è possibile raggiungere il porto in soli 15 minuti a piedi o la stazione Circumvesuviana in 10 min.
Per visitare al meglio la città è consigliabile un’escursione di almeno una giornata.
La fama di questa città si perde nei secoli, dal 600 A.C fino ai nostri giorni, Cumani, Greci, Romani, Goti e Bizantini, Normanni and Angioini, Spagnoli, Austriaci e Francesi.
Tutti hanno lasciato qualcosa nell’architettura, nell’arte, nel folklore, nella musica, nell’artigianato e nella cucina di Napoli.
Napoli è una città assolutamente da visitare!
Il suo mix di attrazioni, offre la possibilità di effettuare un’intensa visita che abbraccia insieme arte, storia, tradizioni e cultura popolare.
La città si caratterizza per un immenso centro storico dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità, ricco di chiese, monumenti, palazzi e pittoreschi vicoli, tra cui spiccano i famosi monumenti di: Castel dell’Ovo, luogo in cui sbarcarono i Cumani, il Maschio Angiolino, sede del palazzo reale di Carlo I d’Angiò e Il palazzo Reale, cuore del potere di Napoli.
Nelle vicinanze del centro, una delle vie in cui passeggiare è quella di S. Gregorio Armeno, dove si può ammarrare lo splendore dell’artigianato napoletano.
Per gli amanti dello shopping, il luogo ideale è via Roma, la via principale di Napoli, creata come isola pedonale per offrire a turisti e cittadini un angolo di relax per i propri acquisti.
Prima di terminare l’escursione, immancabile è la visita al Museo Archeologico Nazionale, dove sono custoditi reperti archeologi di valore inestimabile.
Tra le località più suggestive della Costiera, meritano sicuramente una visita: Positano, Amalfi e Ravello.
Visitare queste tre località in una giornata permette di scoprire allo stesso tempo luoghi unici e diversi tra loro.
Sarà bello lasciarsi avvolgere dalla storia della suggestiva Positano che con i suoi stretti vicoletti, ricchi di ristoranti e negozi di moda e artigianato, permette di effettuare solo una gita a piedi.
L’escursione continua per Amalfi, prima Repubblica Marinara e patria di Flavio Gioia l’inventore della bussola.
La località offre uno scenario così suggestivo da considerato tra i più spettacolari d’Europa.
Al centro di Amalfi, si può osservare il Duomo consacrato a S. Andrea, di cui la caratteristica principale è la facciata, interamente decorata con un mosaico dell’ 800.
Da non perdere, è una visita agli Arsenali in cui venivano costruite le grandi galee della flotta, e la Grotta dello Smeraldo meta moto gettonata tra i turisti.
Si prosegue poi per Ravello, famosa per il suo romantico panorama, costellato di importanti monumenti che fanno da sfondo, come: il Duomo, Villa Cimbrone e Villa Rufolo.
Fu proprio nei giardini di quest’ultima che nel 1880, il grande musicista tedesco Richard Wagner, si inspirò per la composizione del famoso Parsifal.
Da qui ha preso il via l’attuale Ravello Festival, uno dei festival italiani più antichi d’Italia, che ha consacrato definitivamente Ravello come “Città della musica”.
La montagna del buon vino e dei rigogliosi boschi ricchi di cinghiali”. Questo era il Vesuvio per gli abitanti di Pompei, Ercolano, Stabia ed Oplontis, almeno fino a quel tragico 24 Agosto del 79 d.C.
Il Vesuvio è tuttora un Vulcano attivo. La sua sommità offre un panorama mozzafiato che spazia dal Golfo di Napoli alle isole di Capri ed Ischia fino alle montagne dell’Abruzzo.
E’ possibile raggiungere la quota di 1.000 metri con il bus e poi proseguire l’escursione a piedi fino al cratere.
Questo affascinante vulcano rientra nel complesso del parco del Vesuvio, composto da numerose sentieri di diversa intensità. Uno dei più famosi sentieri è quello che sale dal Castello Mediceo di Ottaviano, dove l’ingresso è consentito solo ai pedoni e alle bici.
Questo sentiero si trova all’interno di un versante boscoso e conduce al panorama della Valle dell’Inferno.
I sentieri del parco sono complessivamente 15, di cui nove messi in sicurezza, che permettono anche alle persone meno esperte di effettuare escursioni e di godere della profonda bellezza del paesaggio vesuviano. Tutti i sentieri sono stati allestiti con opportuna segnaletica ed offrono informazioni naturalistiche e storiche.
Per raggiungere il Vesuvio prendere il treno della Circumvesuviana dalla Stazione di Sorrento e scendere alla fermata di Ercolano, da qui un bus vi porterà fino quota 1000 mt, dopodiché proseguire a piedi i rimanenti 281 metri.
Il pulmino gratuito dell’Hotel il Nido ferma a Piazza Tasso che dista soli 15 minuti a piedi dal Porto di Sorrento.
Da qui partono gli aliscafi per Ischia, con corse meno frequenti rispetto all’aliscafo per Capri, mentre per l’Isola di Procida bisogna prima raggiungere il porto di Napoli e poi prendere l’aliscafo.
Per visitare queste due isole in una solo giornata, consigliamo di fare la minicrociera nel Golfo, organizzata dalla Marinclub, un attrezzatissimo traghetto che parte tutti i giorni dal Porto di Sorrento e raggiunge le due Isole dando anche il tempo necessario per escursioni di ognuna di esse.
Ischia è la maggiore delle Isole del Golfo di Napoli, conosciuta anche come l’isola verde per la grande abbondanza di pinete e vegetazione della macchia Mediterranea.
Il paesaggio di quest’isola è caratterizzato da alberi di aranci, nespoli e albicocchi, esaltati dal profumo dolce e inteso di rose e zagare.
Un tripudio di sensazioni, che inebrieranno qualsiasi turista che visita per la prima volta questi luoghi di straordinaria bellezza.
La natura essenzialmente vulcanica ne fa un’isola unica al mondo per la grande varietà di sorgenti termali e fonti radioattive, praticamente dislocate su tutto il territorio, dove ogni anno migliaia di turisti vengono per passare un week end di relax e benessere.
Proseguendo con l’escursione, si potrà apprezzare l’antico borgo di Procida, l’isola più piccola del Golfo di Napoli, dove la Terra Murata e il borgo dei pescatori, riportano ai ricordi del famoso film girato in questo luogo: Il Postino.
Lungo le strade di questa località, si possono ammirare le casette bianche e rosa, ancora abitate dai pescatori locali, sinonimo dell’architettura tipica dell’isola.
Infine, prima di rientrare, immancabile è una vista alla riserva di caccia dei Borbone.
Il nome dei Campi Flegrei deriva da “Flegraios” che in Greco vuol dire “ardente” e che indica la caratteristica predominante di questa vasta zona pianeggiante che si estende dal fiume Sebeto, a nord di Napoli, fino a Cuma.
Il territrio Flegreo è ricchissimo di fenomeni vulcanici che trovano la massima espressione nella “Solfatara di Pozzuoli“, ove sono visibili “mofete”, fumarole e “vulcanetti di fango”, in piena e costante attività.
Andando per gradi, si incontra prima la conca di Agnano, a breve distanza dal quartiere di Fuorigrotta, dove trova collocazione un’importante Stazione Termale, ricca di particolari e benefiche acque e fanghi radioattivi.
Attraverso la strada statale Domitiana si arriva a Pozzuoli ove oltre alla Solfatara, si può ammirare l’Anfiteatro Flavio e, verso il Porto, il Tempio di Serapide, le cui colonne emergono dall’acqua di mare il cui livello si modifica per effetto del fenomeno del bradisismo, ovvero l’innalzamento o abbassamento della crosta Terrestre.
Ancora oggi sono visibili resti di Ville costruite dai Romani che resero famosa la cittadina di Baia, di cui esistono i resti sommersi, e che fu considerata la più lussuosa stazione balneare dell’antichità.
In zona si possono visitare gli Scavi di Cuma, una delle prime colonie greche in Italia, dai quali si ammirano l’Antro della Sibilla in cui venivano dettati gli oracoli ed il Tempio di Giove.
Ancora nei Campi Flegrei rientrano il Lago di Fusaro, con la Casina Vanvitelliana ed il Lago d’Averno, dove gli antichi ponevano l’ingresso nel mondo degli inferi,e sulla cui sponda si collegano le Grotte della Sibilla.
Per raggiungere i Campi Flegrei prendere il treno per Napoli e poi la Metropolitana per i “Campi Flegrei”, gli altri siti, invece, sono raggiungibili in autobus.
Caserta ospita la famosa omonima raggia, conosciuta anche come la “Versailles di Napoli“, voluta dai Borbone nel XVII secolo.
La Reggia di Caserta è uno dei palazzi più belli ed imponenti mai costruiti in Italia.
Oltre ad offrire un meraviglioso esempio di architettura neoclassica, questo sito, permette anche di godere di un enorme complesso di parchi e giardini dove passeggiare e rigenerarsi dopo la visita la palazzo.
La reggia, fu costruita nel 1751 sotto richiesta del Re Carlo di Borbone, che desiderava un palazzo che potesse competere con le residenze degli altri sovrani europei.
Il palazzo è dotato di 1200 stanze, 1742 finestre e offre anche cortili dalla bellezza unica e inimitabile. All’interno del parco, di ben 120 ettari, si possono ammirare viali ricchi di fontane, sculture di grande valore e infine, anche la Grande Cascata che da un tocco di magia alla reggia.
E’ possibile estendere l’escursione anche alla vicina collina di San Leucio che fu acquistata nel 1750 dal Re Carlo per crearne all’interno una serie di riserve di caccia e residenze secondarie per i reali.
Successivamente il figlio del re, decise di costruirvi una fabbrica dedicata alla manifattura di seta, un primo passo verso la creazione di una città serica. Ancora oggi, a San Leucio, sono presenti otto fabbriche dedicate alla produzione della seta, e sia il territorio della Reggia che il sito di San Leucio fanno parte del Patrimonio Nazionale Unesco.
Una volta arrivati a Napoli prendere il bus o il treno per Caserta.
E’ consigliabile visitare il palazzo attraverso un’escursione organizzata per raggiungere velocemente il sito e vistare anche le attrazioni vicine.
Paestum fu fondata nel VII secolo dai Greci con l’antico nome di Poseidonia.
Questo sito è conosciuto sopratutto per i grandi templi dorici, che l’hanno reso uno dei centri archeologici più famosi in Campania.
Le testimonianze più interessanti che costituiscono il miglior complesso architettonico della Magna Grecia sono 3:
Tutti i reperti di inestimabile valore storico e artistico rinvenuti nel sito di Paestum sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale, tra cui le lastre dipinte della cosiddetta Tomba del Tuffatore, unico esempio di pittura di età greca della Magna Grecia.
Paestum è una località piuttosto lontana da Sorrento, per cui consigliamo di scegliere un tour organizzato, che offre la possibilità di visitare anche la città di Salerno e le località limitrofe nello stesso giorno.